Ogni anno il 7 ottobre la nostra Diocesi celebra la Festa di santa Giustina, vergine e prima martire della nostra Chiesa, le cui spoglie mortali riposano nella Basilica che da lei prende il nome e la cui memoria viene preziosamente custodita dalla comunità monastica benedettina.
Per espresso desiderio del Vescovo, grazie alla disponibilità di un gruppo di donne che si ritrova sotto il nome “A parlar con… Giustina”, già da un paio di anni si lavora per valorizzare ulteriormente questa figura di Santa e di donna, alla quale sono dedicate alcune delle nostre chiese parrocchiali.
Santa Giustina non ha lasciato un’opera omnia ma il suo silenzio e la sua vita donata è parlante. Se, come si dice, noi nasciamo dalla fede di chi ci ha preceduto, il martirio di Giustina, che non riconosce nell’imperatore romano un potere assoluto sulla sua coscienza riservandolo solo a Dio, ha un significato profondo e attuale.
La proposta di quest’anno intende focalizzarsi sulla bellezza della vocazione della donna, nella Chiesa diocesana e nel mondo contemporaneo, una bellezza che non si compie nell’annullamento delle differenze o nell’antagonismo tra esse ma si realizza nella valorizzazione di una peculiarità per una azione pastorale condivisa.
