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Marc Chagall "Abramo e i tre Angeli" 1966 Museo Chagall a Nizza

Marc Chagall “Abramo e i tre Angeli” 1966 Museo Chagall a Nizza.

“Poi il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno .Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa’ pure come hai detto».Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacce». All’armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro.” 

Gn 18,1-8

Quanti dettagli piccoli e marginali  in questo racconto di Genesi, eppure ci aiutano  a cogliere sotto certe finezze e accenni delicati l’Ospitalità ispirata da Dio, i cui tratti sono la cura delle  piccole cose, l’attenzioni anche delle questioni pratiche e la presenza nell’ordinarietà.

Abramo non vede arrivare gli ospiti “ il divino arriva sempre di sorpresa”, si affretta a trattenerli con deferenza e mette in moto se stesso e tutti gli abitatori della tenda per questi tre Uomini.

Affidiamo  alla Parola un sogno di Casa Madonnina: fare, anche, dell’ospitalità un atto di amore. Nel viaggio faticoso e tormentato della vita si attende di essere ospitati e si ha il dovere di ospitare. Proprio perché ospitati da Dio nasce in noi l’impegno ad ospitare e l’accoglienza diventa una raffinata sfaccettatura dell’Amore.

Maria , Donna dell’accoglienza, ci aiuti a promuovere l’Amicizia spirituale attraverso una ospitalità  fraterna e familiare nei confronti delle persone che qui vengono per cercare Dio o un nuovo rapporto con Lui, mettendo ordine alla  propria vita, desiderando radicarsi sempre più nel Suo Amore  e nella Sua Volontà ricercata nelle pieghe della quotidianità a volte con  impegno, altre volte con gioia altre  ancora con fatica .

Ma ospiatlità fraterna e familiare anche verso  il Wanderer, quell’eroe Romantico che rappresenta in ogni tempo l’uomo in cammino con bastone e mantello in  cerca  di se stesso, ed esiste e vive immerso, congiunto alla vita e al creato. Un creato che può essere il campo in cui si esprimono e si realizzano i disegni del Divino, con una vitalità essenziale, profonda, in cui anche il tuono, la folgore, devono essere ammirati e capiti perché capire ed ammirare la folgore sarà capire ed ammirare Dio. 

ecco sto alla porta e busso …

se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta , 

io verrò a lui , cenerò con lui ed egli con me “ Ap.3,20

Prima di  casa madonnina possa il nostro cuore riconoscere ed aprire la sua porta all’Ospite innamorato di noi : il Signore Gesù.